Tab Article
Dopo il lusinghiero successo di "La follia di Almayer", il capitano Joseph Conrad abbandona la navigazione per dedicarsi alla carriera di scrittore e lo fa tornando a raccontare il mondo di bianchi derelitti che, nei territori di confine, vanno alla deriva insieme ai sogni coloniali europei. Ritroviamo in queste pagine i personaggi della Follia di Almayer, incluso lo stesso Kaspar Almayer che qui cede il passo a Peter Willems. Costui è il reietto la cui reputazione è stata irrimediabilmente macchiata da un furto e da una catena di tradimenti che lo hanno portato ai margini della società "civile". Ancora una volta Conrad ha preso spunto da un personaggio reale, incontrato durante il suo servizio navale nell'arcipelago malese, "un europeo malandato, guardato con diffidenza, detestato, tollerato di mala voglia in quel villaggio nascosto nel cuore della foresta", per dare vita a un romanzo in cui indaga sull'essenza stessa dell'uomo e sulla sua dipendenza dal sistema in cui è incorporato.